DELEGA PER ASSEMBLEA SOCIETARIA?

La tecnologia Blockchain rappresenta un potenziale dalle mille risorse e le aziende che offrono servizi basati sulla Blockchain sono alla continua ricerca di nuove applicazioni. Non fa certo eccezione Notarify, che dal 7 ottobre ha iniziato ad utilizzare il proprio sistema di registrazione di file su 3 differenti Blockchain, abbinato alla firma video-biometrica, per il rilascio, la firma e l’invio delle deleghe nell’ambito delle assemblee societarie.
Come è ben noto, i soci di un’azienda hanno il diritto di farsi rappresentare da altri soggetti in presenza di una delega scritta, ed è onere della società conservare i relativi documenti.
Come può il servizio offerto dalla startup Notarify rappresentare un valido ed efficace aiuto all’interno di tale procedura?
La piattaforma Notarify offre un servizio di conservazione in cloud altamente sicuro ed elabora, per ogni file, un codice hash che in seguito viene “agganciato” ad una transazione processata usando tre differenti Blockchain: Bitcoin, Ethereum e Eos.
La Blockchain, grazie alle sue proprietà intrinseche, rende il file immutabile, sicuro e dotato di marcatura temporale certa avente validità legale al pari di un timbro apposto da un notaio o da un pubblico ufficiale.
Se il file in oggetto è un contratto, un accordo o, come nel nostro caso, un modulo atto a conferire una delega, i soggetti coinvolti vengono invitati a sottoscriverlo registrando un breve video all’interno del quale prestano il loro consenso alla sottoscrizione del file citando gli estremi dell’hash di riferimento, contestualmente, i dati biometrici del volto del firmatario vengono rilevati e comparati con quelli forniti in fase di registrazione della piattaforma fornendo un documento d’identità.
Si tratta di una prestazione del consenso altamente efficace e soprattutto non contestabile in futuro.
Come anticipato prima, la delega richiede la forma scritta ad substantiam, è naturale e lecito domandarsi se questa modalità digitale di conferimento delega soddisfi tale requisito.
La risposta è rinvenibile all’interno dell’art 8 ter della legge di conversione n. 12 del febbraio 2019, il quale conferma che la memorizzazione di un documento informatico attraverso l’uso di tecnologie basate su registri distribuiti acquisisce gli effetti giuridici della validazione temporale elettronica disciplinata all’art 41 del c.d. regolamento eIDAS (electronic Identification Authentication and Signature).
Questo primo riconoscimento normativo garantisce quindi valore legale alla tecnologia Blockchain che rientra nella più ampia categoria dei DLT (Distributed Ledger Technologies).
I più scettici potrebbero a questo punto chiedere delucidazioni in merito alla validità giuridica della firma video-biometrica di Notarify, a tal riguardo, è opportuno precisare che Notarify mette a disposizione diverse firme elettroniche.
1) La firma grafica semplice, apponibile scrivendo con il proprio mouse il proprio nome e cognome, al pari di una firma grafometrica apposta con una biro o attraverso un tablet.
2) La firma video-biometrica, la cui modalità è già stata precedentemente illustrata, rientrante pienamente nella famiglia delle firme elettroniche, in quanto consiste in un processo di memorizzazione di dati informatici (prevalentemente biometrici) e di associazione di questi al documento elettronico, così producendo l’effetto della rivendicazione di paternità.
In quanto tale, essa è tutelata dal già esposto principio di non disconoscimento e, quindi:
- non le si possono negare effetti giuridici per il solo fatto della sua forma elettronica;
- non può essere ripudiata come elemento di prova in un giudizio (art. 25, co. 1, eIDAS) e, conseguentemente, il giudice ha il dovere di prenderla in considerazione e di valutarla, secondo il suo prudente apprezzamento (artt 20, co. 1-bis, CAD e 116 c.p.c.), ai fini del proprio convincimento, motivando in ogni caso in ordine alle conclusioni cui è giunto;
il documento firmato potrà essere ritenuto idoneo a soddisfare il requisito della forma scritta, fatta eccezione per i casi in cui è prevista obbligatoriamente la firma elettronica basata su SPID ai fini di validità.
Scendendo brevemente nei dettagli operativi, il processo prevede diversi passaggi, che l’azienda che indice l’assemblea carichi su Notarify il modulo per le deleghe e generi il link di riferimento inviandolo a tutti i soci, in seguito, ogni socio si collegherà al documento e lo firmerà video-biometricamente.
L’azienda creerà così un solo documento ma ogni socio presterà, attraverso il video, la propria manifestazione di volontà unica ed irripudiabile grazie all’accertamento dell’identità possibile tramite l’efficacia dell’algoritmo della piattaforma.
La procedura ora descritta consente di soddisfare i requisiti necessari ad integrare un mandato collettivo ai sensi dell’art. 1726 c.c.
In conclusione Notarify consente di soddisfare i due aspetti fondamentali per conferire validamente una delega di rappresentanza nel corso di un’assemblea societaria:
la conservazione della documentazione relativa alle deleghe come disciplinato dall’art. 2372 c.c. grazie al suo servizio di custodia in cloud altamente sicuro abbinato al potere della Blockchain, totalmente trasparente ed immutabile;
la delega “notarizzata” su Blockchain che soddisfa il requisito della forma scritta come introdotto dal decreto semplificazioni.
La Blockchain è una continua risorsa e non smette di portare alla luce il suo potenziale.
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